giovedì 26 luglio 2012

giovedì 19 luglio 2012

A.M. Ortigia film festival - Siracusa


L’ASSOCIAZIONE CUTURALE SA.LI.RO’ PRESENTA LA QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL CINEMATOGRAFICO
A.M. ORTIGIA FILM FESTIVAL
DAL 18 AL 24 LUGLIO 2012 – GIUDECCA SIRACUSA
Nella splendida cornice della Giudecca, l’antico rione ebraico di Ortigia, si svolgerà dal 18 al 24 luglio 2012, la quarta edizione dell’ A.M. Ortigia Film Festival la kermesse cinematografica della città di Siracusa. Il Festival è organizzato dall’associazione culturale SA.LI.RO’ è inserito all’interno della IV edizione di “E’vento mediterraneo”, iniziativa promossa dall’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia e gode del patrocinio del Comune di Siracusa, della Provincia regionale di Siracusa e di Cinecittà Luce. Giunto alla sua quarta edizione l’A.M. Ortigia Film Festiva si suddivide in due sezioni distinte. La prima, che da quest’anno diventa competitiva, sarà dedicata alle opere prime e seconde del panorama cinematografico italiano; la seconda si focalizzerà sul cinema documentaristico di stampo sociale e sui cortometraggi.
La giuria, che consegnerà il Premio Ficupala 2012 (oggetto di design realizzato da Scenapparente), sarà presieduta dal regista Pappi Corsicato e composta da Lucia Sardo, Iaia Forte, Manuel Giliberti e Michele Ciacciofera. Alla giuria di qualità si affiancherà anche un premio del pubblico che voterà il miglior film su apposite schede.

Arena “San Giovannello”
Chiesa di San Giovannello/Giudecca

orario proiezioni 20:50 – 22:50

18 luglio Il mio Domani di Marina Spada
19 luglio Missione di Pace di Francesco Lagi
20 luglio Maledimiele di Marco Pozzi
21 luglio Sulla Strada di Casa di Emiliano Corapi
22 luglio Sette Opere di Misericordia di Gianluca e Massimiliano De Serio
23 luglio La Kriptonite nella Borsa di Ivan Cotroneo
24 luglio Premiazioni e proiezioni film premiati


Arena “Logoteta”
Slargo Logoteta/Giudecca

orario proiezioni 20:50 – 22:30
18 luglio Cusutu n ‘coddu di Giovanni La Parola
Mare Chiuso di Stefano Liberti e Daniele Segre
Marina Abramovic – The Artisti s Present di Matthew Akers
19 luglio Munnizza di Licio Esposito

Itiburtino Terzo – La Notte quando è morto Pasolino di Roberta Torre
Mare Chiuso di Stefano Liberti e Daniele Segre
20 luglio 41 di Massimo Cappelli
Ho Visto Cose di Chiara Pacilli e Maurizio Tedesco
Case Chiuse di Filippo Soldi
21 luglio La Mantide in Camera di Pappi Corsicato
Questione di Gusti di Pappi Corsicato
Marina Abramovic – The Artisti s Present di Matthew Akers
Case Chiuse di Filippo Soldi
22 luglio (M+A) My Super8 di Rino Stefano Tagliaferro
Bastava una Notte di Manuel Giliberti
Itiburtino Terzo – La Notte quando è morto Pasolino di Roberta Torre
23 luglio Fiumana di Julia Gromskaya
Topo Glassato al Cioccolato di Donato Sansone
Ho Visto Cose di Chiara Pacilli e Maurizio Tedesco
24 luglio Questa Storia Qua di Alessandro Paris e Sybille Rigetti.


  

sabato 7 luglio 2012

MUSEO DELLA NDRANGHETA - Reggio Calabria

SETTEMBRE/OTTOBRE 2012
munnizza
MOSTRA DEDICATA A PEPPINO IMPASTATO
Un gesto di riconoscimento
alla resistenza civile di Peppino Impastato

A CURA DI Licio Esposito, Marta Dal Prato e Andrea Satta

PEPPINO IMPASTATO nel maggio di trentaquattro anni fa veniva brutalmente assassinato dalla mafia. La sua voce-contro rivive nei colori e negli svolazzi delle illustrazioni di Esposito-Dal Prato, i quali rendono ben distinguibili schegge della breve vita del giornalista siciliano, in particolare i momenti dell’assassinio, della notte in cui venne rapito dai suoi sicari e fatto saltare con tritolo sul binario della ferrovia Palermo Trapani per infondere la pista (falsa) di un attentato terroristico. Nella frammentazione dei registri in cui si articola il corto, che inizia con un dialogo sulla morte tratto dal film-capolavoro di Ingmar Bergman “Il settimo sigillo”, si può ascoltare anche la voce dello stesso Peppino e dei suoi compagni Salvo Vitale e Faro Di Maggio. Quando dalle frequenze libere (e barricaderos) di Radio Aut di Terrasini attaccavano senza timore e con sprezzante satira l’impero di “mafiopoli” del sindaco di Cinisi Gero Di Stefano e del boss Tano Badalamenti, quest’ultimo solo nel 2002 è stato riconosciuto da una sentenza di tribunale mandante dell’omicidio Impastato