mercoledì 8 maggio 2013

9 maggio 1978 / 2013






Giovedì 9 maggio 2013 
sui siti 
http://www.tg3.rai.it
Repubblica.it  
sarà visibile il cortometraggio Munnizza un corto illustrato su Peppino Impastato e sua madre Felicia, ad un anno esatto dalla sua uscita. Il corto sarà visibile soltanto nella giornata del 9 maggio, anniversario della morte di Peppino Impastato, accaduta 35 anni fa. La proiezione di Munnizza contribuisce alla raccolta firme (nel link http://www.change.org/peppinoimpastato) che Giovanni Impastato ha organizzato per recuperare dal degrado il casolare dove Peppino fu ucciso. Casolare che dovrebbe diventare, nel sogno del fratello di Peppino, un luogo di memoria e non una discarica di rifiuti.


 Munnizza è un’opera video, un cortometraggio illustrato in memoria di Peppino Impastato e di sua madre Felicia. É una storia vera, nata a Cinisi nel trentesimo anniversario della scomparsa di Impastato, da un testo di Andrea Satta dei Têtes de Bois, i disegni di Marta Dal Prato e la regia di Licio Esposito (Cactus Filmproduzioni)
“Munnizza”. É una mostra itinerante con le illustrazioni dell’artista Marta Dal Prato, le foto dell’archivio di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, del Centro di documentazione Peppino Impastato, la presentazione del cortometraggio e con le tavole del progetto “Cento Parole” che raccoglie messaggi, emozioni, pensieri dedicati a Peppino da scrittori, cantautori, giornalisti, poeti e chiunque voglia ricordare: cento sono le parole, come cento sono i passi che separano la casa di Impastato da quella di Tano Badalamenti.

L’appello degli autori Licio Esposito, Marta Dal Prato e Andrea Satta: “Ti chiediamo di leggere, firmare e condividere l’appello lanciato da Giovanni Impastato “affinché il casolare dove si è consumato l’ultimo respiro di Peppino, diventi un luogo della memoria di un uomo che ha perso la vita nella lotta contro la mafia. Lì fu ritrovato il suo sangue e poi il suo corpo venne portato sui binari del treno e fatto saltare. Il casolare, già vincolato quale luogo memoria dal Commissario che gestiva il Comune di Cinisi, è ridotto a poco più che una discarica. Il proprietario, Giuseppe Venuti, farmacista di Cinisi, si oppone tuttora all’offerta economica della Regione, che ha avviato la pratica di esproprio, chiedendo una cifra iperbolica. Nessun rispetto per la memoria di Peppino”


Firma questa petizione per aderire all'appello di Giovanni e della Rete 100 passi. Chiedi a Rosario Crocetta, Presidente della Regione Siciliana, che il casolare venga consegnato alla collettività.


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