giovedì 9 maggio 2013

9 maggio 1978/2013 - La camera verde

Centro Culturale
LA CAMERA VERDE
Roma - Giovedì 9 maggio 2013


OMAGGIO A PEPPINO IMPASTATO
Proiezione dei cortometraggi
ore 19.30 Munnizza(2012) di Licio Esposito
ore 20.00 Addivanati(2013) di Licio Esposito
interviene Licio Esposito



MUNNIZZA
di Licio Esposito
Illustrazioni di Marta Dal Prato
Testo e voce di Andrea Satta
Poesie di Peppino Impastato
Produzione Cactus Film
Con la collaborazione dell’Associazione Casa della Memoria Felicia e Peppino Impastato2012


Si racconta una storia. Con il blu, direbbe un bambino. Si racconta una storia con gli occhi e il segno. Quadri in movimento che tracciano non solo la sensibilità del tempo ma la sua urgenza, urgenza di dire, di esserci. Munnizza mette insieme intanto tre persone: Licio Esposito, Marta Dal Prato e Andrea Satta. Sono loro che girando lo sguardo colgono e fissano nell’inquadratura la nostra storia: la storia di Peppino Impastato. La storia delle sue scatole, che aperte esplodono una verità che piomba come un macigno. E la domanda resterà sempre aperta: come si fa ad uccidere Peppino? e come si è fatto per tanti anni a nascondere la strage di un uomo? Quante stragi in Italia? Chi le conta? Dove sono tutte le altre scatole di tutte le altre storie? Lo Stato resta nelle nere ombre che Marta Dal Prato lega insieme la notte dei tempi, là dove la ferrovia fa correre i treni. E la storia continua, le storie continuano. Da individuo a individuo. E il sogno tiene le visioni e Munnizza trova la visione del segno e del colore con Marta Dal Prato. Trova la visione della poesia con la voce e i testi di Andrea Satta. Trova la visione del cinema con il montaggio e la realizzazione di un impegno, di una responsabilità: tenere viva una memoria, e questo è il film di Licio Esposito. E si tende quel filo pericoloso che tiene tutte le cose, quel filo che ci mette insieme appena viene scosso. E la memoria resta vicina, si trasforma. Diventa coscienza. Munnizza è apparentemente un piccolo film, ma traccia un confine che mette insieme più orizzonti. Oggi, è il 9 maggio del 2013 e trovare questo film è come portare una pietra, toglierla dal mare nero che ci invade e sistemarla nel blu. In quel blu che tiene le memorie e mette insieme il giallo e l’arancione. E siamo in riva al mare, in riva a quale tempo? Ricordare cosa? Siamo nel 2013, 35 anni dopo l’omicidio di Peppino Impastato. L’onda ripete il susseguirsi di un movimento che cancella ma tiene le parole, il ricordo, se lo sguardo è capace di vedere. Stà a noi rendere migliori le cose. Stà a noi cimentarci con i pensieri e trasformarli in immagine. Munnizza riesce con un battito di cinema ad aprire le scatole della memoria e a introdurci dentro una questione che è a tutti noi presente. Guardiamo il film, viviamo il film. E fuori dalle notti, fuori dalle nebbie, parliamo di quello che è accaduto, non abiuriamo il tempo che ci stà dentro. Restiamo e la voce di Andrea Satta, la pittura di Marta Dal Prato, la regia di Licio Esposito, raccolgono e tengono l’idea, l’amore, la voglia di giustizia, la volontà di esserci, la responsabilità, la coscienza di Peppino Impastato. Questo film è di tutti noi che restiamo qui, a guardare e a vivere.

                                           Giovanni Andrea Semerano

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